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22 dicembre 2011, Auditorium Gran Guardia, Verona

Concerto per clavicembalo barocco

Programma di sala.

Note critiche del clavicembalista Francesco Mazzoli.

 

Giovedì 22 dicembre 2011, alle ore 18:15, si è tenuto uno spettacolo offerto dall’Alliance française nell’Auditorium della Gran Guardia a Verona.

L’Alliance française di Verona ha invitato soci, amici, simpatizzanti, il Signor Sindaco e gli Assessori, i rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico ed i presidi delle scuole di ogni ordine e grado, la comunità francese e la popolazione veronese all’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona per il tradizionale concerto di Natale.

L’evento si è tenuto nel medesimo Palazzo dove in quei giorni si è svolta la splendida mostra di pittura: "Il settecento a Verona: Tiepolo, Cignaroli, Rotari, la nobiltà della pittura".

La serata ha avuto inizio davanti ad un folto pubblico con la presentazione del presidente dell’Alliance française, M. Ugo Mazzoli.

Francesco Mazzoli, alla tastiera di un clavicembalo modello Taskin 1769, fattura dell’Italiano Claudio Tuzzi, 1988, ha introdotto il concerto con l’esecuzione di un preludio di Johann Sebastian Bach, tratto dall’Actus Tragicus, « Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit », per passare poi al Preludio e Fuga in Sol minore dello stesso compositore.

Un Italiano, Pietro Domenico Paradisi, è l’autore del terzo brano in programma, la Sonata Sesta, il cui secondo movimento, la Toccata, era conosciutissimo dal grande pubblico attraverso la celebre colonna sonora dell’Intervallo Rai. Abbiamo poi ascoltato il movimento di Passacaglia, L’Amphibie, di François Couperin, molto ammirata dal pubblico per la sua solennità quasi ieratica. Jean-Philippe Rameau ci ha ricondotti agli splendori delle danze ed al piacere delle feste di corte: Rigaudon, Double, Musette et Tambourin.

Il ruolo di chiudere questa serata all’insegna della musica barocca è stato affidato ancora una volta a Bach, dapprima con le note della splendida Chaconne per violino, trascritta per clavicembalo da Francesco Mazzoli, «summa profondissima di ogni vistuosismo strumentale, concepito - secondo il clavicembalista - più come trasfigurazione sonora che come mera esibizione», ed infine dalla commovente melodia del primo brano tratto dalle Variazioni Goldberg, Aria, probabilmente il più alto testamento morale del Grande Organista di Eisenach.

Ugo Mazzoli

 

 

 

 

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