FRANCESCO MAZZOLI

 

Francesco Mazzoli

Francesco Mazzoli è nato a Verona nel 1988, inizia nel 1995 lo studio del pianoforte; discende dalla scuola pianistica di Ferruccio Busoni, Carlo Zecchi e Arturo Benedetti Michelangeli. Allo studio del pianoforte affianca successivamente quello dell'organo e del clavicembalo; si perfeziona in direzione d'orchestra sotto la guida di Enrico De Mori e Claudio Scimone. Ha anche raccolto i consigli di Stefano Montanari, Pietro Spada, Martina Weindel, Antonio Latanza e Claude Mercier-Ythier.

Da sempre particolarmente interessato al repertorio bachiano e mozartiano e alle rarità del classicismo (ha suonato l'integrale per tastiera delle opere di J.S. Bach, i Concerti per pianoforte di W.A. Mozart), si è distinto per le sue interpretazioni in vari concorsi musicali e in alcune incisioni discografiche. Ha inciso le prime registrazioni moderne sul clavicembalo Pleyel con orchestra, l’opera omnia per clavicembalo di Friedrich Wilhelm Marpurg in prima edizione completa, il concerto in sol minore di Paisiello con orchestra e in versione da camera in prima esecuzione assoluta, alcune tra le più rare pagine di Bach-Busoni e il concerto in re minore di Mozart-Busoni con l’etichetta La giovane classicità da lui interamente curata e diretta. Con la sua discografia Francesco Mazzoli è riuscito in breve a raccogliere il plauso del pubblico e della critica di stampa e specializzata oltre che di Rai Radiotelevisione Italiana. Conduce attività concertistica come direttore d’orchestra e con tutti gli strumenti del suo panorama musicale.

Si è esibito nella città di Verona presso il Circolo Ufficiali, l'Auditorium "Italo Montemezzi", il Teatro Camploy, la Sala Maffeiana, più volte presso il Teatro Ristori (l'ultima come direttore accanto al pianista Andrea Bacchetti), l'auditorium della Gran Guardia e il Teatro Filarmonico registrando quasi sempre il tutto esaurito; a Gardone Riviera presso il Vittoriale degli Italiani; a Padova nella prestigiosa Sala dei Giganti; nella città di Parigi presso la Bibliotéque Polonaise nel 2013 e nel 2014 in due date completamente esaurite. Ha diretto solisti del calibro di Andrea Bacchetti e formazioni quali il Quartetto dell’Arena di Verona. Dal 2014 è direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica "Città di Verona". Nel 2010 e nel 2013 è stato ospite della Cité de la Musique di Parigi per suonare gli strumenti della riserva e della prestigiosa collezione storica comprendente, tra le molte rarità, clavicembali originali di Hemsch e Ruckers, fortepiani d'epoca e il pedalpiano di Alkan. Nel 2011 è ospite dell'Accademia Filarmonica di Verona per suonare il raro clavicembalo/fortepiano Stein vis-à-vis a tre tastiere. E' stato inoltre ospite di varie importanti chiese per suonare i loro organi, quali le cattedrali di Trieste, Roma, Gubbio, Verona e numerose altre realtà provinciali. Nel 2013 è stato ospite del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl di Trieste per suonare tutti gli strumenti a tastiera della collezione municipale.

Ha svolto inoltre attività di composizione: è stato recentemente inciso un suo Quintetto per pianoforte e archi, ha curato la trascrizione per pianoforte da concerto di alcuni dei più significativi Preludi e fughe e una trascrizione da concerto per clavicembalo della Ciaccona di J.S. Bach, incisi e suonati in svariati concerti.

 

Ha corrisposto e collaborato con Claude Mercier-Ythier riguardo al restauro di uno dei pochi esemplari ancora funzionanti di clavicembalo da concerto Pleyel: i suoi contributi sono citati nel libro in due volumi "Les Clavecins" di C. Mercier-Ythier, pubblicato a Parigi nel 2011.

E' autore inoltre di un breve Requiem per orchestra e coro, sette Quartetti con pianoforte, due Sonate, svariate cadenze per i Concerti di W.A. Mozart e per il Concerto italiano di J.S. Bach. Le sue composizioni sono state suonate quasi in ogni concerto, in particolar modo la sua "Fantasia brillante sui temi di Don Giovanni" è stata più volte incisa e filmata riscuotendo immancabilmente un notevole successo.

Nel 2009 è co-autore della conferenza-concerto "L'ultimo soggiorno parigino di W.A. Mozart" organizzata dall'Università degli Studi di Verona (Facoltà di Lingue e letterature straniere) in collaborazione con l'Alliance française di Verona. Nel 2015 è co-autore della conferenza-concerto "Omaggio a Wanda Landowska" per l'Accademia Filarmonica di Verona. Nel 2014 è co-autore della conferenza-concerto “La figlia di Iorio” tenutasi presso il Vittoriale degli Italiani e in tale occasione ha curato il restauro e la pubblicazione della prima edizione completa de “La figlia di Iorio” di Franchetti/D’Annunzio che ha ricevuto gli onori del logo e del patrocinio della Fondazione Vittoriale degli Italiani. E’ anche autore e curatore del volume “La figlia di Iorio” contenente il completo apparato critico sulla storia dell’opera e la partitura per canto e pianoforte del lavoro di Alberto Franchetti, pubblicata in edizione speciale da La giovane classicità.

Si occupa anche di critica musicale: nel 2008 è autore di "Note personali per una lettura musicale impegnata" (Verona, 2008), nel 2009 scrive "Storia e pratica della cadenza strumentale solistica (Verona, 2009, di prossima ristampa).

Dopo la maturità classica nel 2010 si laurea in anticipo sulla durata normale del periodo di studi in Filosofia con una tesi di filosofia morale sul Processo di Verona (pubblicata da Pietro Macchione Editore nel 2015). Presso l'Ateneo di Verona prosegue gli studi magistrali in Filosofia; si laurea col massimo dei voti nel 2013 grazie ad una tesi incentrata sul pensiero estetico e musicale di Ferruccio Busoni ("Dalla mimesi storica alla trasfigurazione sonora: il pensiero di Ferruccio Busoni e l'approdo alla giovane classicità") e nello stesso anno viene premiato per il suo lavoro dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni di Empoli.

Nel 2012 è chiamato dall'Alliance française a ricoprire la carica di direttore artistico per tutte le iniziative a sfondo musicale promosse per valorizzare il patrimonio musicale franco-italiano. Nello stesso anno fonda l'Associazione "La giovane classicità", un centro di studi musicali e musicologici di cui è direttore artistico, in omaggio alla fondamentale figura di Ferruccio Busoni per la propria formazione teoretica e musicale. "La giovane classicità", ad oggi già consolidata realtà musicale veronese, con i concerti in cartellone e la discografia proposta ha ottenuto il plauso incondizionato della critica e del pubblico, arrivando a mettere in scena i propri concerti in cornici e Teatri di assoluto prestigio quali il Teatro Ristori, l'Auditorium della Gran Guardia, la Sala dei Giganti, La Bibliothèque polonaise di Parigi, la Sala Maffeiana, il Vittoriale degli italiani e il Teatro Filarmonico di Verona.

Nel 2014 Francesco Mazzoli è chiamato alla guida dell'Orchestra Sinfonica "Città di Verona" di cui ora copre il posto di direttore principale. Nello stesso anno La giovane classicità ha ricevuto l'Alto patrocinio del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha riconosciuto "di interesse nazionale" le attività dell'Associazione e di Francesco Mazzoli.

Nel 2015 Francesco Mazzoli è stato assistente del direttore Stefano Montanari presso la Fondazione Arena di Verona per le rappresentazioni di "Don Giovanni" nella stagione lirica areniana.

Nel 2015 Francesco Mazzoli è stato assistente del direttore Stefano Montanari presso la Fondazione Arena di Verona per le rappresentazioni di "Don Giovanni" nella stagione lirica areniana.

Nel 2016 debutta come direttore d'opera con due recite de Il Barbiere di Siviglia di Rossini e due recite di Don Giovanni di Mozart. Nel 2017 prosegue ancora con una nuova produzione de Il Barbiere di Siviglia.

Nello stesso anno suona il clavicembalo per I Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone con la partecipazione di Uto Ughi.

 

 

 

 

 

EN